
Giuseppe Civati si fa chiamare 'Pippo', come il personaggio della Disney, l'amico di Topolino, sì quello alto e un po' scemotto. Civati non è molto alto e non sembra nemmeno tanto scemo. E' un consigliere regionale in Lombardia, condivide l'aula con Nicole Minetti ma non lo stesso banco; lui siede dalle parti del Partito Democratico anche se assieme al sindaco di Firenze
Matteo Renzi stanno tentando di rinnovarlo o come dicono in tanti cercano di rottamarlo. In effetti Civati ha l'aria di chi vuole cambiare le cose ma dall'intervento che ha tenuto durante una lezione nell'
Università che frequento pare chiaro come voglia risistemare la cornice del Pd ma non altrettanto sicuro che tavolozza voglia usare per ridipingere il quadro. I modelli di Pippo sono il primo Zapatero- quello autoironico che riconosce meriti all'avversario- e chiaramente Mr. Obama che nella
campagna per la ricandidatura alle elezioni del 2012 sceglie di dare la parola agli elettori e fa largo uso dei social media. Quando si parla dell'ultima campagna elettorale di Bersani sottolinea che, nella foto dei manifesti pubblicitari, il segretario del Pd ha le maniche della camicia rimboccate "come le mie in questo momento ma solo perché ho caldo" e che la scritta 'Oltre' scelta come messaggio per la campagna rimanda subito al concetto di "oltretomba".

Per Civati insomma ci vuole più "solidarietà e visione del futuro" perché la comunicazione politica italiana è bloccata in un eterno presente (che capire non sa). Quelli al di fuori del suo partito sono molto più bravi dei dirigenti del Pd a costruire storie e racconti di loro stessi anche a prescindere dalla realtà, "la Lega si presenta come radicata sul territorio e Berlusconi come perseguitato dalla giustizia". Civati risponde a tutto questo facendo comunicazione attraverso il suo
blog, il più seguito d'Italia per quanto riguarda i blog di politici, e spiegando come la politica abbia bisogno di muoversi "tra le cose che ci sono" e non sopra di esse. Cosa c'è che non va? Forse che lo stile di Zapatero a cui Civati si riferisce è proprio quello che ha tentato di usare Walter Veltroni qualche anno fa con il risultato di perdere clamorosamente alle elezioni politiche del 2008? Forse il fatto che la comunicazione politica più efficace in Italia è ancora quella che arriva attraverso la televisione (si veda il dibattito e gli effetti provocati dalla figurante di Forum su rete4 che faceva spot elettorali non autorizzati per il governo)? Giuseppe Civati ha appena scritto un libro che si intitola 'Il manifesto del partito dei giovani". Si trova in libreria e io mi chiedo in quanti lo compreranno e lo leggeranno ma soprattutto perché Civati abbia risposto
infastidito a un utente della rete che lo segue ed esprimeva perplessità sui politici che mettono in vendita i loro programmi elettorali invece che affidarli magari a un download gratuito.