sabato 20 agosto 2011

Da Altamont a Pukkelpop


Mentre il numero dei morti a causa del nubifragio che si è abbattuto sul Festival Pukkelpop in Belgio è salito in una notte da uno a cinque, è inevitabile mettere a fuoco il significato di un evento musicale che si trasforma in tragedia e ripensare a quante volte nella storia della musica pop siano capitate situazioni del genere.

E’ difficile stilare una lista completa dei grandi e piccoli eventi musicali che sono stati macchiati dalla morte di qualche giovane (o meno giovane) partecipante a manifestazioni di questo genere. In ogni caso, è possibile scorrere a ritroso l’album dei ricordi neri degli ultimi anni che testimonia come spesso una festa gioiosa possa essere terribilmente rovinata per sempre.

2011

Solo quest’anno il numero delle persone decedute durante manifestazioni musicali sembra essere arrivato ormai alle due cifre. Oltre ai cinque morti dovute al nubifragio che ha distrutto alcune strutture durante il Festival Pukkelpop a Kiewit in Belgio, due persone hanno perso la vita a giugno durante il Bonnaroo Festival a Manchester nel Tennessee. Si trattava di due ragazzi di 24 e 32 anni, in questo caso i motivi della morte sarebbero da ricondurre a malori dovuti al caldo eccessivo e ad abusi di sostanze stupefacenti. Sono dieci le persone decedute da quando il festival statunitense è stato fondato nel 2002 . Spostandoci in Italia, è di ieri la notizia del decesso di un trentenne a causa di un malore- come spesso accade, non si esclude che la morte sia stata causata da un mix di alcol e droghe- avvenuto durante una manifestazione illegale legata alla musica elettronica a Rovegno nel genovese.


2010

E’ l’anno della tragedia consumatasi a luglio durante la Love Parade a Duisburg in Germania. Saranno 21 le vittime (di cui una ragazza italiana) di un enorme ingorgo umano che schiaccerà migliaia di persone in un tunnel che si trovava nel percorso della più importante manifestazione europea di musica elettronica. Gran parte delle responsabilità della tragedia sarebbe da imputare agli organizzatori che, in seguito ai fatti, decideranno di chiudere l’esperienza e di non replicare mai più l’evento. Qualche mese dopo, una grande manifestazione legata alla musica elettronica al centro sociale Leonkavallo di Milano sarà il teatro di un altro tragico evento: la morte di un diciassettenne dovuta a una miscela di alcol e droga. All’inizio dell’estate si rischia il peggio anche a Venezia dove un violento temporale si abbatte sull’Heineken Jammin’ Festival: i concerti vengono annullati e un ragazzo viene colpito da una struttura che aveva ceduto ma non ci saranno vittime.

2009

Un uomo di 39 anni viene stroncato da un attacco di cuore durante il Lollapalooza in una data a Chicago del popolare festival itinerante a quasi vent’anni dalla fondazione. In Italia i rave party diventano ancora una volta luoghi di morte: a una festa nel molisano un ventiseienne israeliano perde la vita a causa di un’overdose di stupefacenti, mentre per lo stesso motivo e nella stessa notte muore in Salento una ragazza lucana poco più che ventenne.

Un ragazzo appena maggiorenne muore per cause naturali- pare soffrisse di problemi cardiaci- e viene ritrovato in tenda durante lo storico festival musicale toscano Arezzo Wave.

2008

Il ventunenne Benjamin Muller viene ucciso da un abuso di varie droghe mentre campeggiava nei pressi del Coachella Festival, uno dei più importanti eventi legati alla musica a livello mondiale che si tiene annualmente negli Stati Uniti. Nello stesso anno una studentessa ventenne muore in Italia, nei pressi di Siena, durante una festa illegale di musica elettronica.

2007

Una piccola tromba d’aria colpisce in maniera devastante l’Heineken Jamming Festival al Parco San Giuliano di Venezia. Decine di persone restano ferite nell’incidente anche se non si contano vittime ma il nubifragio costringe gli organizzatori ad annullare i vari concerti, tra cui quello dei Pearl Jam di Eddie Vedder. Non era la prima volta che la band di Seattle si trovava a vedere annullata la propria data a causa di problemi durante grandi manifestazioni musicali; nel 2000 in Danimarca la situazione si trasformò realmente in tragedia: proprio mentre i Pearl Jam suonavano al festival Roskilde, nove persone morirono schiacciate dalla folla che spingeva per avvicinarsi al palco.

E se non facile stilare un elenco esaustivo delle persone che per vari motivi hanno perso la vita nel corso di grandi eventi musicali, possiamo citare il Festival musicale di Altamont come il primo grande concerto rock che è scivolato nella tragedia più nera. Nel 1969 i Rolling Stones organizzano un grande evento musicale in California, la risposta della costa ovest degli Stati Uniti al celebre festival di Woodstock che si era tenuto qualche mese prima. Tra gli artisti coinvolti spiccano i nomi di Carlos Santana, Jefferson Airplane e Crosby, Still, Nash & Young. I Greatful Dead erano annunciati ma decisero di non prendere parte all’evento a causa delle violenze che accompagnarono i concerti. Durante la giornata del 6 dicembre infatti si scatenarono delle risse tra il pubblico e il servizio d’ordine che era stato affidato a squadre di motociclisti denominate Hells Angels. Per tutta la durata dell’evento ci furono devastazioni e saccheggi ma il turbine della violenza raggiunse il culmine con la morte di quattro persone. Due persero la vita in uno scontro d’auto e una terza morì affogata in un canale. Il festival di Altamont è tristemente famoso per la morte di Meredith Hunter, un diciottenne colpito a morte dal coltello di un addetto alla sicurezza che tentava di fermare il ragazzo mentre, in preda a un delirio causato probabilmente da un abuso di sostanze stupefacenti, estraeva un arma tra il pubblico durante il concerto della band di Mick Jagger. L’omicidio è stato filmato da un cameraman che stava contribuendo alla realizzazione di un documentario sull’evento: Gimme Shelter. La scena del tragico scontro è stata inclusa montaggio finale della pellicola.